Correva l’anno 1944. La guerra entrava in una fase ancor più cruenta. Le persone temevano per la propria vita e abbandonavano le loro case. I paesi erano semi deserti. Sui monti si creavano nuove comunità.
A Sant’Anna di Stazzema, un piccolo borgo dell’Altra Versilia con poco più di 300 abitanti, avevano trovato rifugio migliaia di sfollati in fuga dal conflitto.
Il 12 Agosto i soldati tedeschi misero a ferro e fuoco il piccolo villaggio situato sulle Alpi Apuane. Le vittime accertate furono 560, in prevalenza donne e minori.
Una strage perpetrata esattamente 76 anni fa e ricordata proprio il 12 Agosto 2020 dalle più importanti istituzioni del nostro paese e della nostra Regione.
Tra questi anche il Ministro degli Affari Europei, Vincenzo Amendola, che ha sottolineato come l’Unione Europea trovi il suo fondamento proprio per contrapporsi a quei nazionalismi che hanno portato all’eccidio di Sant’Anna. Il Sindaco di Stazzema, Maurizio Verona, ha annunciato inoltre la raccolta di firme per una proposta di legge contro la propaganda fascista che, a detta del primo cittadino, è ancora molto viva in Italia.
Alla manifestazione, in rappresentanza del Comune di Calcinaia, era presente il Vice Sindaco Flavio Tani. “Commemorare ogni anno queste e tutte le vittime del nazifascismo è doveroso per costruire un mondo più libero, dove le differenze sono un valore, dove i confini sono solo righe sulla carta geografica, dove facciamo un passo indietro per avvicinarci agli altri”.