Una scelta ben precisa, quella di dare visibilità e rilevanza a quelle donne che hanno contributo in maniera fondamentale alla nascita della legge che regola diritti e doveri di ogni cittadino. Il Comune di Calcinaia ha intrapreso da qualche anno questo percorso intitolando aree verdi, piste ciclopedonali, passerelle alle madri costituenti.
Sabato 5 Settembre si sono svolte altre 5 tappe di questo percorso come hanno ben spiegato il Sindaco del Comune di Calcinaia, Cristiano Alderigi, e la deputa ed ex sindaco, Lucia Ciampi.
L’amministrazione comunale ha infatti intitolato 5 aree verdi comunali ad altrettante madre costituenti: l’area verde di via della Lucchesina a Bianca Bianchi, l’area di via Casarosa a Maria Maddalena Rossi, l’area verde del percorso d’arte di via Nilde Iotti a Adele Bei, l’area di via Gagarin a Nadia Gallico Spano, area di via Allori a Angela Minella Molinari.
Nello specifico, insieme alla Presidente dell’ANPI locale, Elena Ricci, nella mattina di Sabato 5 Settembre sono state celebrate due delle madri costituenti sopracitate Abele Bei (a Calcinaia) e Maria Maddalena Rossi (a Fornacette).
A fare gli onori di casa è stato il Sindaco Cristiano Alderigi che ha ringraziato i presenti e ricordato “come questo percorso, iniziato con merito nella scorsa legislatura e proseguito con convinzione anche in questa, intenda valorizzare il ruolo delle donne nella nascita della nostra Carta Istituzionale. Un contributo non banale e non scontato che ha portato la carta dei diritti e doveri del nostro Stato ad essere una delle più moderne dell’intera Europa”.
E proprio la ex Sindaca e adesso Deputata della Repubblica, Lucia Ciampi, invitata ad esporre il proprio pensiero, dopo aver ricordato il bel percorso intrapreso dal Comune di Calcinaia si è rivolta direttamente alle ragazze e alle signore presenti all’inaugurazione “non diamo niente per scontato. Il percorso per rivendicare i diritti delle donne non è ancora ultimato. Dobbiamo continuare a lottare e evidenziare, anche attraverso iniziative come queste, come la parità di genere sia un obbiettivo perseguibile. La storia delle madri costituenti è significativa, si tratta di 21 donne di diversa estrazione e cultura con trascorsi politici differenti, ma un punto di vista comune, quello femminile. E’ giusto rendere omaggio a queste pioniere della parità di genere e raccogliere il loro testimone affinché questo percorso prosegua”.
A ricordare le persecuzioni e anche le lotte anche partigiane a cui hanno preso parte alcune delle donne celebrate durante l’intitolazione è stata la giovane presidentessa della sezione locale ANPI, Elena Ricci che ha ricordato “la nostra Carta Costituzionale è uno dei beni più preziosi della nostra Repubblica, dobbiamo difenderla ancora oggi da pericolosi movimenti che richiamano a quei regimi anti-liberali che hanno devastato il nostro paese e la nostra società. Essere antifascisti è un valore, un valore costituzionale che non può essere messo in discussione”.
Qua sotto alcune delle foto della giornata dell’intitolazione.
Foto a cura dell’Associazione Fotografica Fornacette