Un “Piccolo” Museo ai tempi della pandemia

Nonostante il periodo emergenziale dovuto alla pandemia da Covid-19 abbia decisamente influito sull’attività dei luoghi di cultura, il Museo della Ceramica L. Coccapani di Calcinaia, ha sempre tentato, quando gli è stato concesso, di continuare a promuovere esposizioni, laboratori, eventi e visite guidate. Pubblichiamo questo efficace resoconto a cura del Direttore del Museo, Antonio Alberti, che ben fotografa, da questo punto di vista, la situazione con dati puntuali e riferimenti precisi.

Questo scorcio di anno scolastico ha finalmente permesso di riportare gli studenti al museo, e per un museo del territorio questo è un avvenimento di cruciale importanza dopo due anni di continue interruzioni delle normali attività.

La pandemia ha influito pesantemente anche sul comparto museale, con i percorsi didattici che si sono fermati a marzo 2020 per ripartire solo nella primavera di quest’anno. Due anni quindi in cui anche il nostro museo è stato a più riprese temporaneamente chiuso, oppure con aperture contingentate, nei numeri di accesso e negli orari. Nonostante ciò abbiamo cercato, per quanto possibile, di non interrompere completamente le nostre attività e di mantenere un dialogo aperto con il nostro pubblico. Quando la situazione pandemica lo ha permesso sono state infatti inaugurate alcune mostre ed organizzati piccoli laboratori di ceramica, sempre ponendo al centro della nostra attenzione le direttive legate ai comportamenti da tenere contro la diffusione del Covid.

Voglio ricordare a questo proposito alcune mostre di artisti anche internazionali organizzate dal Centrum Sete Sois Sete Luas (“KONTRAST” di Mako Deuza, “COLORIZE”, di Mc Lloyd e Gindt, “Saramago – Mediterraneo”, “L’arte dello sbalzo” di BART) e l’appuntamento con la tradizione locale, grazie all’allestimento della mostra dedicata alla storia della Sartoria della Solidarietà, in collaborazione con l’Associazione Fotografica di Fornacette, (“Filare, cucire, ricamare. Arte e artigianato fra passato e presente”), che è stata in qualche modo un nuovo inizio post-pandemico per il nostro museo. A questi appuntamenti si sono poi intervallati una serie di laboratori di ceramica, di pittura, di letture animate, dedicate ai bambini per alcuni sabato pomeriggio dell’autunno e della primavera o per occasioni speciali (Famiglie al Museo, Giornata Internazionale dei Musei).

E’ solo con l’allentamento delle restrizioni, e quindi con la possibilità per le scuole di tornare a partecipare alle uscite didattiche, che finalmente anche il Museo della Ceramica è tornato a riempirsi di ragazzi.

L’ultimo appuntamento con due classi di Pontedera (Elementare Saffi, IIIA e IIIB) era stato verso la fine di febbraio 2020. Da allora, prima per il lock down, poi per le chiusure di musei e luoghi d’arte e per le restrizioni in ambito scolastico, la didattica museale si era fermata per riprendere solo ad aprile di quest’anno. In occasione della mostra sulla Sartoria avevamo avuto la possibilità di ospitare due classi dell’Istituto comprensivo Martin Luther King per una breve visita guidata (ancora con una stretta divisione in gruppi, mascherine, igienizzazione, ecc ecc), ma con la fine dell’emergenza sanitaria abbiamo potuto finalmente aprire le porte del museo alle scuole del territorio e soprattutto del nostro comune, in questo caso grazie ad un progetto di partecipazione proposto con la collaborazione del Comune e che il nostro istituto comprensivo ha adottato con entusiasmo.

Sommando tutti glie eventi legati alle scuole, e in special modo la didattica offerta tra il 4 aprile e il 28 maggio, abbiamo avuto la partecipazione di 577 fra alunni, studenti e insegnanti, per classi di ogni ordine e grado (dalla Scuola dell’Infanzia alle Elementari e Medie) per l’anno scolastico 2021-2022. Un successo straordinario, sintomo senza dubbio della voglia impellente di tornare ad uscire e partecipare ad attività culturali in presenza, dopo i mesi di didattica a distanza e di distanziamento in classe.

Per la riuscita dei laboratori didattici degli ultimi due mesi, con i complimenti di insegnanti e ragazzi, voglio qui ricordare le operatrici e gli operatori che si sono adoperati per rendere fattibile tutto questo, con serietà, preparazione e simpatia: Costanza, Giulia, Giuseppe, Laura, Paola, Simona.

La riorganizzazione, dopo due anni di stop, del Maggio Calcinaiolo ha inoltre dato occasione per nuovi eventi ed appuntamenti. Per salutare il ritorno delle città gemellate alle nostre feste paesane il museo ha inaugurato sabato 7 maggio la mostra “Gemelli d’Europa. I 30 anni del gemellaggio tra Calcinaia e Vilanova del Camì nel solco dei tradizionali rapporti tra Pisa e la Catalogna nel Medioevo”, ancora in collaborazione con l’Associazione Fotografica di Fornacette.

Il resoconto di questi primi cinque mesi di attività è piuttosto lusinghiero. Quasi 900 visitatori, fra cittadini, turisti, scuole, partecipanti ai laboratori, hanno varcato la porta del nostro Museo.

Un “piccolo” museo, quindi, ma con un “grande” ruolo di aggregazione, dove la cultura è partecipazione diretta agli eventi in programma. Dove la Storia che si racconta ha una prospettiva innanzitutto locale, tradizionale, quasi intima, ma allo stesso tempo e’ inserita nei più grandi percorsi storici e sociali di respiro nazionale ed internazionale.

Ringrazio tutti di cuore per la risposta entusiasta che ci donate ad ogni iniziativa proposta dal nostro Museo.

Antonio Alberti
Direttore del Museo della Ceramica “Lodovico Coccapani”

Qua sotto due foto dei gemelli spagnoli in visita al Museo e dei gemelli francesi alle prese con il laboratorio di ceramica del Museo. In copertina la Classe III B delle Medie di Calcinaia che ha partecipato ad un percorso inerente la storia