Il 2024 è l’anno in cui ricorrono i 450 anni dalla morte di due straordinari personaggi del Rinascimento toscano: Cosimo I dei Medici, Duca di Firenze e del Granducato di Toscana, e Giorgio Vasari, sommo pittore, architetto, disegnatore e storico dell’arte.
Cosimo I de’ Medici è nato a Firenze il 12 giugno 1519 e morto a Firenze il 21 aprile 1574. E’ stato il secondo e ultimo Duca di Firenze, dal 1537 al 1569 e in seguito I Granduca di Toscana dal 1569 fino alla sua morte. Cosimo seppe sfruttare il ruolo anche politico dell’arte, promuovendo numerosi cantieri che cambiarono il volto di Firenze, dando al proprio governo l’immagine del potere saggio e illuminato, apportatore di prestigio economico e culturale in città. Tra le varie opere architettoniche da lui promosse si ricorda la Galleria degli Uffizi, originariamente destinati agli uffici amministrativi dello Stato e oggi uno dei più importanti musei del mondo.
Giorgio Vasari è nato ad Arezzo, il 30 luglio del 1511 e morto a Firenze, il 27 giugno 1574. Viene considerato il primo storico dell’arte dell’Evo Moderno avendone stabilito i principali fondamenti. Il suo nome, infatti, è legato in maniera indissolubile alle Vite, una storia delle tre arti figlie del disegno Pittura, Scultura e Architettura, incentrata su Firenze.
Proprio nell’anno 2024, ricorrendo i 450 anni dalla morte dei due artisti, la Regione Toscana ha inteso sostenere le celebrazioni di questi due straordinari personaggi del Rinascimento nati nel territorio toscano, attraverso l’emanazione del bando “Celebrazioni dei 450 anni della morte di Cosimo I dei Medici e di Giorgio Vasari”. I soggetti beneficiari sono i Comuni della Toscana e Calcinaia con il suo progetto si è classificata al 20° posto.
Il progetto messo in campo dal Comune di Calcinaia, riguarda le profonde trasformazioni operate del governo fiorentino nel territorio dopo la definitiva caduta della città di Pisa per opera degli eserciti medicei all’inizio del XVI secolo. L’obiettivo del Granduca Cosimo I dei Medici è stato quello di creare le condizioni perché la naturale conformazione morfologica della fascia costiera non fosse un impedimento alla politica economica della repubblica fiorentina, che attraverso il fiume Arno intendeva avere un veloce accesso al mare e quindi al porto pisano e risanare ampie aree paludose, acquitrinose attraverso la creazione di nuovi canali che rendessero sfruttabili ad esempio il territorio del Padule di Bientina. Il progetto intende portare all’attenzione del pubblico le opere intervenute nel nostro territorio: Taglio del corso dell’Arno a Calcinaia/Montecchio, Scavo del Canale Emissario e costruzione del Trabocco di Fornacette. Gli eventi di conoscenza e approfondimento di tali opere si svolgeranno attraverso mostre, conferenze, visite guidate, avendo come base organizzativa il Museo della Ceramica di Calcinaia quale spazio espositivo e di accoglienza. Nello svolgimento delle attività sarà sviluppata una significativa collaborazione didattica con l’Istituto Comprensivo M.L.King in riferimento agli argomenti trattati.