Una corona di alloro deposta di fronte ai monumenti eretti in memoria dei Caduti di tutte le Guerre di Calcinaia e Fornacette: così il Sindaco, Cristiano Alderigi, accompagnato dai rappresentanti delle forze dell’ordine, dal vicesindaco Flavio Tani, dall’assessora Erika Biagetti, dai rappresentanti di alcune associazioni del territorio e da qualche cittadino, ha celebrato la Giornata dell’Unità Nazionale e delle Forze Armate.
La ricorrenza è quella del 4 Novembre, a ricordo della data che nel 1918 sancì l’entrata in vigore dell’armistizio fra l’Impero austro-ungarico e l’Italia alla fine della Prima Guerra Mondiale.
Nell’occasione il Sindaco ha ricordato il difficile cammino che ha portato alla nostra unità nazionale, un percorso che ha attraversato molti conflitti e che, al prezzo di moltissime vite umane e di nostri compatrioti, ha consentito di riunire tutta l’Italia sotto un’unica bandiera.
“Oggi celebriamo la Giornata dell’Unità Nazionale e delle forze armate e con essa i principi di libertà e democrazia che stanno alla base del nostro Paese. L’Unità, come la libertà, non è una condizione scontata e ovvia, ma una conquista da portare avanti ogni giorno mediante le nostre azioni. Il ricordo di coloro che ieri sono morti combattendo, ci deve servire da monito affinché il nostro impegno di oggi sia volto alla Pace e alla coesione ancor più in un periodo in cui in tutto il Mondo soffiano terribili venti di guerra, con sanguinosi conflitti già aperti ai confini dell’Europa e in Medio Oriente” ha detto il Primo Cittadino, proseguendo poi con sentiti ringraziamenti all’operato delle forze armate, rappresentate durante le celebrazioni dal Comandante della stazione dei Carabinieri di Calcinaia, Angelo De Filippis e dalla Comandante della Polizia Locale, Monica Vanni, accompagnata da due suoi agenti.
Particolarmente significativo anche il ricordo, da parte del primo cittadino di Calcinaia, dei tre Carabinieri scomparsi nella tragedia di Castel d’Azzano in provincia di Verona: il brigadiere capo Valerio Daprà (56 anni), il carabiniere scelto Davide Bernardello (36 anni), e il luogotenente Marco Piffari (56 anni), morti durante quella folle esplosione, causata peraltro volontariamente, che ha ferito altri 13 Carabinieri presenti durante l’intervento nel casolare.













