La cappella di Santo Stefano in Sardina ospiterà durante questo periodo di feste un piccolo presepe allestito a cura dell’amministrazione comunale e di alcuni abitanti della località.
A partire dall’anno scorso è stata ripresa la tradizione iniziata spontaneamente alcuni decenni fa dagli abitanti di Sardina che nel periodo delle feste collocavano all’interno della chiesetta una rappresentazione della natività. La consuetudine venne interrotta negli anni a causa delle precarie condizioni statiche dell’edificio, divenuto pericolante e lasciato per troppo tempo in abbandono.
Dopo l’acquisizione della cappella da parte dell’amministrazione comunale, e la successiva inaugurazione nell’ottobre 2018, Santo Stefano è tornata a vivere e ad essere un vero e proprio “luogo del cuore” per gli abitanti della località, ogni mese, prima che la pandemia vietasse lo svolgersi di ogni attività la cappella veniva aperta al pubblico grazie ai volontari del Museo della Ceramica “Lodovico Coccapani” per essere ammirata.
La cappella inoltre è divenuta nuovamente un ritrovo per la preghiera poiché a cura di alcuni membri del Rione “La Nave” vi viene organizzata periodicamente la recita del Rosario.
Nella cornice raccolta della chiesetta la rappresentazione della natività spingea riflettere sul presepe come simbolo di pace, di gioia e di accoglienza, portando a focalizzare lo sguardo sul vero e autentico significato del Natale al di là della festa materiale e consumistica. Nel totale rispetto della normativa vigente non sarà possibile entrare nella cappella, il presepe sarà semplicemente visibile dalla suggestiva grata della porticina settecentesca dell’oratorio.