Una cerimonia semplice, ma sentita per celebrare il 76° anniversario della Liberazione

La Liberazione, ha assunto un significato davvero particolare ad oltre un anno dal primo lockdown.

Il giorno che di fatto sancisce la nuova nascita del nostro Paese, con la fine della Seconda Guerra Mondiale e la liberazione dal regime nazi-fascista, è stato commemorato quest’anno per la 76esima volta.

Come lo scorso anno il Sindaco del Comune di CalcinaiaCristiano Alderigi e la Presidentessa della Sezione ANPI Calcinaia/Fornacette (in rappresentanza anche del Comitato 25 Aprile), Elena Ricci, al cospetto dei rappresentanti delle Forze dell’Ordine (ovvero il Maresciallo dei Carabinieri e due uomini del Comando di Calcinaia e la Comandante della Polizia Locale e due agenti della sua squadra), nel rispetto delle misure anti Covid vigenti, hanno deposto una corona di alloro nei luoghi simbolo del territorio per onorare la Resistenza e la memoria di coloro che persero la vita per consentire agli italiani di tornare nuovamente ad apprezzare il sapore della libertà.

Oltre alla lapide posta di fronte all’ingresso del Palazzo Comunale, sono state deposte una corona fronte al monumento situato in via Caldereto a Calcinaia e un’altra in Piazza della Resistenza a Fornacette dove, abitualmente si sarebbe svolto il concertone organizzato dai ragazzi del Comitato 25 Aprile.

Le celebrazioni ufficiali non hanno visto dunque né la partecipazione dei cittadini né quella delle associazioni.

Durante la commemorazione, si è avvertita comunque una presenza non fisica, ma ugualmente tangibile della speranza, quella per cui questa Liberazione sarà l’ultima che si svolgerà senza corteo e sotto l’invisibile presenza di un virus che ha di fatto fermato le nostre vite per oltre un anno.