Cantieri a rischio. Dal Comune di Calcinaia un appello al Governo per aiutare chi ha programmato opere e ottenuto finanziamenti

Quello che arriva dal Comune di Calcinaia è un grido di allarme e una richiesta di aiuto al Governo per un grave problema che ormai affligge numerosi Comuni italiani e che può causare la chiusura dei cantieri già avviati avendo come conseguenza un ingente spreco di risorse pubbliche.

“Siamo stati centrati da una tempesta perfetta, anzi da un uragano – afferma il Sindaco Cristiano Alderigi – poiché, a seguito dell’aumento eccezionale dei costi dei materiali da costruzione temiamo di non poter seguire il cronoprogramma previsto per la costruzione di alcune opere strategiche per il nostro territorio se non, nella peggiore delle ipotesi, essere addirittura costretti a veder fermare del tutto i cantieri già aperti “.

Ma andiamo con ordine per capire bene l’allarme che il Sindaco Alderigi sta lanciando all’attenzione dell’opinione pubblica, del Governo e della Regione.

Prima di tutto un po’ di storia.

Il Comune di Calcinaia nel corso degli anni ha proceduto a programmare diverse opere pubbliche per far fronte alle esigenze di una comunità in espansione; grazie a questa attività attenta e puntuale il Comune è riuscito ad ottenere importanti finanziamenti.

In particolar modo parliamo della nuova Scuola dell’Infanzia e Primaria nel Capoluogo e della Palestra scolastica nella frazione di Fornacette.

Per la Scuola Primaria sono stati ottenuti complessivamente 5.500.000,00 di Euro dal Miur che avrebbero coperto l’intero costo della struttura.

I lavori sono stati aggiudicati nel 2020 ma, a causa del ricorso presentato dalla seconda ditta classificata (ricorso successivamente rigettato dal Tar) è stato possibile stipulare il contratto solo nell’Agosto 2021.

Il ritardo causato dal ricorso poi vinto dal Comune di Calcinaia ha fatto perdere del tempo prezioso e ha fatto slittare i lavori proprio nel momento in cui era divenuto ormai pressante e ineludibile l’aumento dei prezzi dei materiali edili.

La ditta appaltatrice ha pertanto presentato richiesta di revisione dei prezzi che avrebbe come conseguenza un aumento, sulla base dei prezzi di mercato, di circa 1.800.000,00 Euro; una cifra enorme che, come si può ben capire, mette in seria difficoltà l’Amministrazione.
Per quanto riguarda la Palestra di Fornacette, i cui lavori sono pero’ in uno stato più avanzato, si è ripetuto lo stesso scenario.

La nuova palestra scolastica, il cui costo complessivo si aggira sui 3.600.000,00 Euro, era stata divisa in due lotti.

Il primo lotto, dell’importo complessivo di 2.600.000,00 Euro è finanziato dal MIUR con il Piano Palestre per la somma di 2.000.000,00 di Euro e per I restanti 600.000,00 Euro con fondi dell’Ente.

I lavori sono stati aggiudicati nel 2020 e nello stesso anno è stato stipulato il contratto.

I lavori sono in fase avanzata ma comunque in ritardo sempre per la difficoltà nel reperimento dei materiali e per il conseguente aumento dei prezzi che, per questo primo lotto, si aggira intorno al 1.000.000,00 di Euro, una cifra ben lontana dai circa 100.000,00 Euro di ristoro consentito secondo quanto previsto nel Decreto “Compensazioni” del Ministero delle Infrastrutture emanato per far fronte a questi aumenti.

Continua il Sindaco Alderigi: “Di fronte a questi aumenti enormi che vedono anche le stesse ditte in grave difficoltà, se non nell’impossibilità di proseguire i lavori senza le necessarie garanzie di ristori adeguati alla realtà dei prezzi di mercato, la nostra Amministrazione è costretta a subire lo stop dei cantieri e teme fortemente – senza averne la minima colpa ma appunto a causa di questa eccezionalità di aumenti – anche di perdere i finanziamenti ottenuti, non potendo seguire il cronoprogramma vincolante per mantenerli.

Faccio quindi appello affinché:

1) il MIUR mantenga i finanziamenti di cui siamo destinatari consentendoci di attendere le soluzioni possibili che risolvano questa situazione che travalica la nostra volontà e per la quale non abbiamo nessuna responsabilità;

2) il Governo metta in atto soluzioni per superare questa piaga che danneggia, oltre ai Comuni, anche la redditività delle imprese italiane e la loro sopravvivenza;

3) la Regione si faccia portavoce delle nostre difficoltà, come di quelle di altri comuni nelle nostre stesse condizioni, e attivi un aiuto economico che ci consenta di affrontare i maggiori costi all’interno di un richiesto quadro regolatore generale sostenibile rispetto ai costi di mercato, quadro regolatore che tuteli le stazioni appaltanti ma anche le imprese che devono realizzare le opere in programma.

Diversamente sarebbe una sconfitta per tutti ma le maggiori conseguenze le pagherebbero i cittadini che si vedrebbero privati di servizi necessari alla vita della nostra comunità poiché la costruzione di una Scuola e di una Palestra non sono un capriccio ma un investimento irrinunciabile per garantire ai nostri ragazzi di crescere, studiare e confrontarsi in ambienti belli, sicuri e adeguati al loro sviluppo psicofisico.”